Casella di testo: Etichette, le origini

 Le prime etichette, create per personalizzare e distinguere  le proprie birre da parte delle grandi birrerie, fecero la loro comparsa nella seconda metà del 1800. Questo coincise con l’inizio di una …

 

… produzione di tipo industriale. Fino a quel momento la birra veniva commercializzata con il marchio direttamente stampato in rilievo sul vetro della bottiglia. I primi birrifici ad utilizzare e incollare sul vetro delle proprie bottiglie un’ etichetta di carta furono quelli inglesi e tedeschi. 

In Francia questo sistema non venne adottato fino al 1870 circa. La prima etichetta italiana pare sia la "Birra Piemonte Port Ale": prodotta dalla birreria di Cuorgnè, in provincia di Torino.

Col tempo oltre al nome del prodotto e del produttore incominciarono ad apparire sulle etichette le prime immagini o disegni raffiguranti luppolo ed orzo o lo stemma del birrificio.

Al fine di far emergere e distinguere il proprio prodotto, vennero introdotte in seguito altre immagini tra le quali le prime figure di donna, prerogativa  questa non solo delle birre ma anche di marchi di bibite ed altre bevande.

Le etichette  al giorno d’ oggicostituiscono un oggetto di culto e di collezionismo diffuso in tutto il mondo.
La varietà dei soggetti e il loro significato, la creatività degli artisti che le disegnano, hanno notevolmente contribuito a rendere spesso una birra più famosa o più ricercata di un'altra proprio per l'etichetta.
I soggetti più ricorrenti sono l'orzo e il luppolo, il bevitore di birra e il mastro birraio, ma non mancano i paesaggi, che spesso riproducono il paese dove ha sede la fabbrica o l' immagine dipinta della fabbrica stessa, soprattutto se è un'antica costruzione.
Un altro tema prediletto è quello degli animali, cani, elefanti, conigli, cervi
e molti altri animali da soli o in compagnia dell'uomo richiamano l'attenzione sulla campagna o su episodi legati alla storia dell'azienda e dei suoi fondatori.
Su etichette di fine Ottocento e primo Novecento fanno la loro apparizione anche figure femminili, per indicare che il prodotto è idoneo anche a palati delicati o come richiamo ammiccante per l'uomo che berrà quella birra offerta da una bella donna.
Un altro soggetto particolarmente amato soprattutto dai ragazzi è quello del diavolo, ritratto spesso mentre ride o sorride. Ma attenzione! Sta a significare una birra traditrice, di quelle fresche e
leggere in bocca, ma che nascondono una forte gradazione alcolica.
Tra le etichette più affascinanti ed evocative non si possono non citare quelle sul tema del viaggio: cavalli, carrozze e carretti, navi e più recentemente anche TIR.”
(da the art of brewing)

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